Mi vengono prima le storie. Poi per i titoli ci metto una vita. Un buon titolo fa molto. Quasi come una bella copertina per un libro. Un bel font per un logo. Una bella pettinatura per un politico. Un buon profumo per una commessa. Essere una troia per una troia. Fa molto. Questa volta ho solo il titolo. Ed è un bel titolo. Non ho la storia. Potrebbe essere la storia di una che si sveglia quando i panettieri si stanno già soffiando il naso con il modulo per l'HACCP.
E' che mentre sta ragionando su come far deflagare il pullman che la porterà fino al posto di lavoro, decide di far cadere un mobile di casa. Anzi, no. E' la storia di uno che ogni martedì pomeriggio alle cinque riceve la visita di una persona che non sopporta, che lo guarda in faccia e gli dice che lo trova invecchiato, dimagrito, ingrassato, rugoso, disordinato, bellissimo, sporco, incantevole, glabro. No, è la storia di un gatto con la tosse canina, sposato con una gatta obesa. Anzi, è la storia di un sopracciglio. Un sopracciglio simmetrico, che vive la sua esistenza senza problemi. Qualche grattata ogni tanto, e nulla più. Un'alzata, ma solo nei momenti topici della giornata. Il problema è il proprietario del sopracciglio. Perché è così avanti, così trend, così maledettamente uomo del terzo millennio, che decide di praticarsi un taglio artificiale in mezzo allo stesso. Una finta cicatrice. Così le donne penseranno che è figo, che è vissuto, che ha lottato. Poi sul suo Suv sta tanto bene, l'uomo col sopracciglio interrotto. Invece gliel'ha fatto il barbiere Rocco. Perché c'è sempre un barbiere Rocco disposto a renderti uomo.
Meglio di no. Meglio la storia di una storia con un bel titolo e basta.
ce l'ho io!
RispondiEliminaè la storia di una scuola piccola, dove i bambini di tutte le classi giocano e vivono insieme, si prendono per mano e mettono le giacche una sull'altra perché fuori, a ricreazione, anche se è gennaio fa un caldo porco. e quegli stessi bambini passano metà giornata attaccati stretti stretti alle loro maestre che manco i lebbrosi in jesus christ. e in questa piccola scuola tutta gioia e buonumore un giorno tipo oggi scopri per caso (e lo vorrei sottolineare. PER CASO) che uno di quei bambini felici ha la scabbia.
ma suo papà forse ha un suv.
Il barbiere Rocco è originario di Crotone?
RispondiEliminaNon so , mi è piaciuto molto leggere, e penso anche che la realtà sia abbastanza come la tua storia. Dentro un SUV ci si immagina uno o una pieno di soldi , di destra e con la pelliccia o il Rolex( Va bene come status symbol? sono rimasta indietro s queste cose, almeno a 30 anni fa) e invece ci sono due rom , o synti , giovani, maturi? Non ci si capisce più niente ,le categorie di pensiero non sono rispettate , ma il vigile di 40 anni con bambini è morto .
RispondiEliminaIo ci leggo la Molto Onorevole Storia del Ragno Ammonio e dei suoi Fazzoletti da Taschino.
RispondiEliminaSpero sia compresa.
A me è piaciuta più la storia che il titolo eh.
RispondiEliminail titolo la dice lunga
RispondiEliminascriviamo per sfidare la morte, sperando di evitare il suv
RispondiElimina@ ciku: è anche la tua storia, o forse è un po' tutto.
RispondiElimina@ conte: potrebbe esserlo. se vuoi lo è.
@ vitamina: il rolex va benissimo, ma oggi ci sono giubboni che costano il doppio di un ermellino o un visone demibafff.
@ tigrebisbetica: si, è compresa.
@ emix: anche a me. forse.
@ ubi: lunghissima.
@ d.: eh, ma il suv quando passa, passa.
Stai messo meglio di me, io di solito ho la storia e penso al titolo, mi sforzo di trovare il titolo, considero il titolo molto important; alla fine lo trovo, me lo segno, ma intanto mi sono scordato la storia!
RispondiEliminaThanks for thee post
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