mercoledì 18 gennaio 2012

Parola Crociata


E’ fuori di discussione che il Comandante Schettino se ne sia scappato a gambe levate dalla nave. E che abbia cercato di inventare scuse al momento della telefonata, visto che probabilmente si trovava già su di un taxi, un risciò o stesse massaggiando i suoi piedi sul letto della pensione Lo Scoglio. E’ insopportabile la sua voce, le sue scuse, le sue bugie.
Ma io non sopporto neanche quello della Capitaneria di Livorno. “Cazzo, Cristo, ti faccio passare l’anima dei guai”. Li conosco quelli con questo piglio. Di solito redarguiscono i camerieri se hanno dovuto aspettare per più di un minuto la forchetta di ricambio, perché il piccolo Benito l’ha fatta cadere tre volte sotto al tavolo, e che cazzo. Cameriere, Cristo, questa forchetta! Cameriere, mi porti uno scampo fresco, altrimenti le faccio passare l’anima dei guai.
E a dirla tutta non sopporto neanche i turisti che vanno in crociera. Coi loro vestiti pronti per la serata di gala a base di karaoke, le polo stirate dalla filippina, le carte ricaricabili, i capelli ingellati, le risate finte, i racconti sulle altre crociere che hanno fatto. “Sembrava il Titanic”. Ma perché, tu hai 134 anni, che stavi sul Titanic? E dopo quell'esperienza ancora vai navigando? Rivenditi il tuo ciondolo svaroschi a ComproOro e metti un po’ di soldi da parte per la vecchiaia, che l’avvenire è fosco e gli avvoltoi volano sempre più bassi.
Fuori concorso i giornalisti, che hanno prima cercato su Wikipedia la differenza tra prua e poppa (che era anche l’altra opzione per il titolo della nenia di Tiziano F.), e poi sono volati alla volta del Giglio, alla ricerca di scarpe galleggianti, bambini in lacrime, sub incagliati. Li sentivo, ieri, chiamare a gran voce il Comandante in manette che veniva caricato sul cellulare “Francescooo, Francescooo! Comandante, si giri!! Una foto! Francescooooo!” Pezzenti.
In ultimo, la gente. Tutti navigatori esperti, tutti a sapere cosa fare in caso di emergenza. Se cade un palazzo, quali sacche d’aria vanno sfruttate. Se scoppia un incendio, quali fuochi non spegnere con acqua. Se c’è da scappare, sanno che non si deve scappare. Nessuno che invece si chieda come mai in Italia sia possibile ascoltare qualsiasi telefonata. Che sia tra un vigliacco in fuga ed un militare o tra un padre di famiglia e l’amante, non importa. Importante che si possa sentire tutto. Non ho più voglia di galleggiare.
Vado a bordo, cazzo.

14 commenti:

  1. anch'io odio questo genere di vacanza… (villaggi, hotel di lusso in mezzo a povertà e disagio), ma nonostante ciò, ho provato un brivido quando hanno ritrovato gli ultimi cinque cadaveri col giubbetto indossato, radunati nel punto in cui s'era stabilito che dovessero andare in caso di pericolo, il brivido dell'impotenza, del disagio e dell'inadeguato. (((

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  2. D'accordo su tutto, tranne sul fatto che il tono del tizio della capitaneria in questo caso mi pareva più che adeguato. (Anche se in effetti viene il dubbio che si pre-pavoneggiasse al pensiero di essere poi ascoltato in tutto il mondo...)
    Semmai è assurdo mitizzare e far passare per Eroe uno che stava solo lì a fare il suo lavoro, come se si desse per assodato che il vero "italiano" è quell'altra suppostina...

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  3. mi domando chi abbia messo quel cialtrone a comandare una nave del genere...

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  4. Certo che chiamare un figlio Benito...

    (Per i commenti intelligenti c'è sempre tempo)

    Il piglio ci poteva pure stare ed il comandante ha fatto la porcata scappando ma, non è un po' troppo facile parlare dalla capitanerie e non da su una nave che affonda?

    (Visto? Ho anche trovato il tempo)

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  5. Beh, si sa che gli italiani sono un popolo di poeti, santi e navigatori...

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  6. ieri mi sono scagliata (aia!) contro il generis crocierus, mi dicevano "puoi andare al cinema quando ti pare", "fare la spaista tutto il giorno" ... ma cavolo sta gente si deve divertire solo in crociere ?

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    1. mi preoccupa un po' pensare ad un iceberg nel tirreno. dannato clima balordo!
      c'è troppa informazione. troppa. a volte sarebbe bello non sapere se i calzini del marinaio di coperta (non so chi sia né da dove mi esca questo termine) sono in tinta con le mutande.

      (perché non trovo la barra dei commenti? perché devo invadere il commento di D. cliccando su "rispondi" per dire una castroneria? dopo i rinnovamenti blogghereschi si tenta forse di boicottare chi non ha un proprio spazio? ummmm.)

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. c'è troppa informazone inutile. le cose interessanti io non le sento mai.

      non so perchè blogger abbia wordpressato i commenti.
      condivido il tuo ummmm.

      per consolarti, ti regalo questa: https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/394175_342805762397239_227029660641517_1419944_658816159_n.jpg

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    4. un minimo di consolazione c'è stato. ho riso. senza i. magnetico però ha risolto. dai, risolvi anche tu! fuuuuufiiiiiiifuuuuuu

      firmato: rompipalle

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  7. Di Compro Oro qui ce n'è uno ogni 100 metri. C'è la fila degli scippatori al mattino presto.

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  8. ma ti rendi conto che se da studenti avessimo avuto un'informazione vera, giusta, democratica in questo paese de merda, adesso invece da stacce a fa le pippe sur webbe potremmo tutti lavorà a bordo de ste navi, dove non solo il comandante cucca come un pazzo.
    Te rendi conto?
    Bisogna battersi per la vera informazione

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  9. Mio Dio, il piccolo Benito è agghiacciante... comunque. Ti dirò, De Falco mi è più sembrato un uomo che si sentiva addosso il peso di tutte le 4mila persone sulla nave, visto che quell'altro ha ben pensato di svignarsela. Detto questo, non sopporto neanche io la gente che trova la soluzione a tutto senza ovviamente riuscire neanche a immaginare una situazione simile. Ci penserà la giustizia a punire chi ha sbagliato, noi tutti dovremmo tornare a farci i caxxi nostri. Ed è insopportabile anche il paragone col Titanic, hai detto bene. Però confesso che a me la crociera ha sempre incuriosito... non per sfoggiare abiti eleganti (che tanto non ne ho, il mio guardaroba da profuga ne è sprovvisto), ma giusto per vedere un po' il mondo da un altro punto di vista. Quando viaggiavo in Tirrenia, all'arrivo mi piazzavo sempre sul ponte a osservare la terrà da lì e sembrava un posto in cui non esistevano nè il tempo nè lo spazio. Vabbè, basta con la logorrea.

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  10. Mi è pure scappata una A accentata...

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