lunedì 19 settembre 2011

Le risate registrate dei telefilm americani




Una collega viene investita a due passi dall'ufficio. Sono uno dei primi ad arrivare sul posto. Mi fermo, mi tolgo il casco, la soccorro. È adagiata sul bordo del marciapiede. Lei mi tiene il polso, stringe forte. Ha una caviglia già gonfia, le dita del piede nere, credo ci sia qualcosa di rotto. Piange, mi chiede qualcosa, mi stritola la mano. La persona che l'ha investita piange più forte. Piangono tutti. Io no. Arriva gente, il capannello. C'era chi aveva visto, chi non aveva visto ma immagina, chi suppone, chi accusa. Qualcuno fa già la prognosi. Quanti medici in questa città. Il ragioniere tranquillizza l'investitrice. Passa di lì una pattuglia. I due militari avranno dormito poco stanotte. Ognuno ha i suoi problemi. Ma nulla giustifica l'arroganza, l’insensato senso di superiorità, l’ignoranza.

Nove cose che avrei voluto dire al militare graduato che si è occupato di verbalizzare l'accaduto:
  1. Lei assomiglia al Mago Otelma.
  2. Vedo che la obbligano a fare i fanghi nel Proraso ogni mattina.
  3. Lei mi è molto simpatico. Come il Bactrim caldo.
  4. Com’è andata l’anestesia?
  5. Se azzecca almeno un congiuntivo, le regalo 50 euro.
  6. Marciapiede si scrive con una sola P.
  7. E domani, da cosa si veste?
  8. Doveva proprio chiederlo alla donna ferita, stesa a terra, “Ha una penna?”?
  9. Perché non si spara ad una gamba?

Insiste nel dire che l’autoMBulanza non arriva. Sembra un nome di tribù. Mi riguarda. Mi fa “L’hai chiamata tu?”. Sei più piccolo di me, idiota con gli stivali. Come ti permetti di darmi del tu?
“No, sono arrivato dopo. Credo l’abbia chiamata qualcun altro”
“E chi?”
“Non lo so, non mi sono documentato. Me l’hanno detto e basta”
Mi squadra. Fa un sorriso amaro. Come a dire “Tu guarda questo tipo” al collega emaciato, quello che, tra loro due, sta riflettendo sullo scorrere del tempo ed il Corriere dello Sport.
Attendo che partano le risate in sottofondo. Quelle con gli urletti finali. Le meritiamo.

Sirena lontana. “Ecco, sta arrivando l’autoAmbulanza”, faccio io. Il sorriso amaro si capovolge, in una smorfia di disgusto.
Mi allontano e vado al lavoro, superando a fatica una folla ansimante di dottori mancati, mamme impassegginate, tuttologi novantenni, e due capre col cappello, la pistola  ed i pantaloni stretti, reclutate e pagate per difenderci e proteggerci.

12 commenti:

  1. Il problema è che tu sembri più gggiovane!
    Maledetti..Almeno quando ho fatto l'incidente io,i graduati cercavano di sdrammatizzare..Però devo ammattere che uno assomigliava ad Umberto Smaila..Probabilmente assumo solo dei sosia più idioti degli originali...

    RispondiElimina
  2. Io oggi alle 21 un tipo si stava travestendo da grasso con le guancie paffute tipo cricetone e un cuscino di peltro sotto alla maglietta, il tutto di fronte a casa mia per poi andare a fare una rapina al tabaccaio in fondo alla via e l'hanno subito arrestato e allora è venuto dopo poi un poliziotto a citofonarmi aveva l'orecchino d'oro ne grande ne piccolo e poi il codino e la divisa più che da carabiniere era da fan dei gree day, e senza il pennacchio e allora io che fare? non l'ho fatto entrare avevo timore diventasse grasso di colpo anche lui mammamia ma in realtà purtroppo era proprio andata così la vicenda, che serata strampalata, leggerò la cronaca conseguente nell'indomani, credo.

    RispondiElimina
  3. mi vien da pensare che la storia dei sosia sia vera... io una volta, tanti anni fa, alla dogana fra Italia e Svizzera mi beccai Abatantuono (quello prima maniera) vestito da carabiniere. "Tonna suppeto?" mi chiese. (Traduzione: torna subito?). Risposi che sì, andavo solo a far benzina. Al che soggiunse: "compuppacchettemmapporo?" (Traduzione: mi comprerebbe un pacchetto di Marlboro, per favore?)
    Gliele comprai (mi diede i soldi, naturalmente), e in cambio ebbi il ricordo di questo splendido aneddoto da raccontare... :D
    (almeno quello non era arrogante, ma pittoresco e simpatico...)

    RispondiElimina
  4. non mi viene in mente nessun sosia però tutti i carabinieri che conosco raccontano barzellette sui carabinieri. è triste vivere un cliché. cmq la collega sta bene, spero.

    RispondiElimina
  5. Questi quando arrestano il pc, cacciano le manette

    RispondiElimina
  6. ieri mi hanno fermato per un controllo, sono sempre un po' in ansia non volando convertire la mia patente franzusa in quella italica...

    Il tip " tutto bene, sa che è nata 2 giorni dopo di me..."

    [allegria ! Ma io sembro molto più giovane ! Indubbiamente è uno che pensa molto]

    RispondiElimina
  7. strano non si sia insospettito perchè poteva trattarsi di un tentativo di omicidio andato a male e poteva fare domande intime alla poveretta

    RispondiElimina
  8. No,adesso mi spieghi perchè oggi,aprendo il tuo blog,in alto m'è uscita la scritta di Google:
    "Questa pagina è in finlandese. Tradurre con Google Toolbar?"

    ...MAH??!?!......

    RispondiElimina
  9. essi sono merda pura, ma in divisa. lo specchio dell'itaglia (non sai quanto ti capisco)

    RispondiElimina
  10. cazzo, girare senza penna però...la signora dovrebbe essere più previdente

    RispondiElimina
  11. @ Violenz: tipico dei finlandesi. sembrare più giovani.

    @ LoIacono: ascolti i Radiohead prima di rivolgermi la parola.

    @ Zio: o arroganti o pittoreschi. uno normale, no? :)

    @ ciku: la collega ha un menisco leso/lesionato/lesivo. ed è insopportabile.

    @ peppe: esattamente, Lucì.

    RispondiElimina
  12. @ Diz: anche tu sembri più ggiavane? potremmo incontrarci ad una festa delle medie senza dare nell'occhio, allora.

    @ fracatz: ci ho pensato, giuro.

    @ iggy: essi sono. essì.

    @ ubi: almeno la matita ficcata nei capelli, dico io.

    RispondiElimina