martedì 21 dicembre 2010

Su quelli che si siedono di fronte, la crisi immobiliare e la dissonanza cognitiva

Nella foto, le dita di un uomo sicuramente brutto stringono qualcosa

Avete presente quelli che credono che tu stia aspettando solo loro? Qualunque cosa voi stiate facendo. Leggendo, parlando, immersi nel monitor del vostro pc, parlando con altri, parlando da soli, dormendo, leggendo e scrivendo sms, fingendo di fare qualcosa di impegnativo, scoprendo su Wikipedia che Erri De Luca ha anche guidato convogli umanitari durante la guerra in Bosnia, scoprendo altresì che in ufficio solo tu sai chi è Erri De Luca.
Assolutamente non colpito da una qualunque delle attività sopra descritte, questo personaggio (non Erri De Luca) entra nella mia stanza e cerca di appropriarsi della mia attenzione.
Non che stessi facendo qualcosa di fondamentale per le sorti dell'Azienda. Anzi, ero per lo più attento ad ascoltare le parole di Jealous Guy davanti alla schermata bianca post CTRL+N.
Egli si siede di fronte a me ed inizia a parlare del più e del meno, credo della moglie che lo ha lasciato, della figlia che non riesce a trovare lavoro, del cognato che stenta ad arrivare alla fine del mese se non con qualche attività in nerissimo. Lo guardo in modalità corpo qui/mente altrove, annuisco a casaccio, sorrido automaticamente ogni 7 secondi, sospiro ogni 4, controllo il telefono, ripeto in loop “e che vuoi farci?” e “è la crisi, fratello”. Questo è il modo migliore per affrontare tali sfide. Non ti liberi facilmente dell'intruso se non consumandone le discussioni con frasi di rito e convenevoli, fingendo che attorno a voi due si alzino pianpiano le quattro fredde pareti di un ascensore. Il blablabla continuava, e riesco persino ad aprire per qualche decina di secondi il varco mentale, che mi permette di calcolare quante rate di mutuo restano per la casa (ancora tantetante, maledetta bolla speculativa n.d.a.) col sottofondo dei Modà, la cui presenza al prossimo Festival di Sanremo fa sì che non veda l’ora di non vederlo.
Poi il tipo mi racconta che una volta è morto, proprio mentre gli applicavano lo stent all'arteria femorale.
Ecco, io non sono schizzinoso. Sono molto aperto, non mi fermo davanti alle difficoltà della vita e cerco di affrontare tutto, anche a costo di non dormirci la notte, accompagnato dal mio saltuario bruxismo, a braccetto con nux vomica e ventolin, nei secoli fedeli compagni dell'esistenza. Ne ho sentite di tutti i colori, ho visto cose.

Ma c'è una cosa che, io non ti ho detto mai.
Io non sono in grado di ascoltare racconti di interventi chirurgici, soprattutto riguardanti:

1.       occhi;
2.       apparato genitale maschile;
3.       ginocchia;
4.       gola;
5.       sistema cardiovascolare (nel caso specifico narrato dal personaggio viene praticata una puntura solitamente a livello dell’arteria femorale, previa anestesia locale, la manovra non necessita di anestesia generale,, e vengono introdotti dei cateteri che arrivano fino al vaso interessato: nella sede della placca viene gonfiato un palloncino che dilata lo stent e lo posiziona all’interno dell’arteria. Capito? Il paziente è sveglio ed osserva. Osserva un essere che gli ficca nelle vene un corpo estraneo, lo fa entrare dentro per diversi metri e poi fa altre cose che. Punto.)
6.       naso;
7.       inguine;
8.       ano.

Qualunque accenno a situazioni operatorie in cui siano coinvolti organi sopra descritti provoca in me una sorta di tracollo sensoriale per il quale ho allenato la mente ad un training autogeno al termine del quale nego l'esistenza non solo del racconto, ma anche dell'interlocutore. Che è stato invitato ad andare affanculo. Senza anestesia.

Nota
Si ringraziano per la collaborazione ed il supporto:
gli amici acqua e zucchero,
la mano sinistra dell'autore che ha coperto gli occhi al momento giusto durante la scellerata visione di questo

13 commenti:

  1. dice: è impossibile trovare la pagina.
    M'avevi messo una certa curiosità..
    Come fai a sopportare tutto ciò? sarò scortese io, ma affanculo ci andava alla prima rata del mutuo. :)

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  2. ora, purtroppo per me che l'ho dovuto ribeccare, il link è corretto.buona visione!

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  3. dice: hai fatto bene a non scegliere chirurgia.

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  4. Il mio amico Brusco si diverte sempre a raccontarci di quella volta che ha fatto il tampone uretrale, e da quello che ci ho capito è una roba che si vergognavano di farla anche a Guantanamo.

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  5. ho letto il tuo post con la foga che userei per accarezzare le feci di una sconosciuta raver in overdose da vivin c

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  6. Occhio che il video è commentato dalla Gelmini. E' lei, cristo!

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  7. @ lipes: non so cosa sia ma svengo sulla fiducia

    @ ferrovie: mi devi sempre far commuovere, stupido!

    @ webrunner: chi e' riuscito a sentirlo il commento del video! ;)

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  8. Ho una marea di amici medici.
    Indi, capisco e compatisco.

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  9. Racconto a dir poco geniale. Seguendo le tracce del mio nuovo amico web runner si arriva sempre in posti interessanti. Mi sa che ti terrò d'occhio... :D
    Ciao!

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  10. la dottoressa della segreteria sul sito della perinestomia è notevole. Il video naturalmente non l'ho visto, non senza il mio avvocato.

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  11. @ Mr. T.: grazie della vicinanza morale.

    @ Ubi: io in quei posti non ci torno mai più.

    @ Zio S.: :) passa quando vuoi, io sono qui. premi forte il campanello, che non fa contatto.

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  12. Babba bia. Me pijata na sincope con sto video.

    Segnato, mai più video di operazioni.

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  13. Caspita... tanto di cappello :-D

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

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