mercoledì 15 dicembre 2010

Sul Capodanno, la Cintura di Papà e le Barladies



C’è un errore di fondo, semantico. Il capodanno inizia alle 0,00 e 1 “ del 1 gennaio. Fino ad allora trattasi di “Ultimo dell’Anno” o “Fine Anno”.

Prassi consolidata vuole che si festeggi tra amici e/o parenti stretti, attendendo con trepidazione lo scoccare della mezzanotte, mangiando lenticchie e quel misterioso agglomerato di glutammato e carni varie che va sotto il nome di zampone, elencando buoni propositi per i 365 di lì a venire e consolidando in 30 secondi una serie di goffe esternazioni, saluti eccitati, scambi di convenevoli con esseri che per il resto dell’anno avete abilmente ignorato, passando offline al volo sulla chat di FB, preferendo quella vetrina di Thun (brrrr!) al saluto per strada, quel giorno. Eccovi ora tutti insieme a ridere, a scambiarvi battute sulla pesantezza delle mogli e degli aliti durante le feste, svilendo la vostra dignità alla ricerca di una sigaretta foss’anche una multifilter, scrutando con l’occhio languido e sambuchizzato quella bionda che non conoscete, e che non conoscerete mai, a parlare del fatto che solo qualche giorno prima avete scoperto che “collutorio” si scrive con una sola T.
Alle 3 si rientra, appoggiati a lungo a quello sterzo gelido, mentre Isoradio continua a non capire che il chiacchiericcio notturno con sorsi di sergiocammariere aiuta solo l’apertura degli airbag e fa sopravvivere carrozzieri e carrattrezzi, schivando qualche cassonetto messo lì a bella posta dalle generazioni future , con l’acre aroma della polvere da sparo nelle narici ed una voglia insostenibile di tornare a casa, aprire il varco, e fumarsi una canna di 45 cm davanti ad un camino, in compagnia di Scarlett Johansonn, a parlare. Si.

Raro, almeno nel mio caso, che ci sia stato un Capodanno particolarmente indimenticabile, fatta eccezione per quella volta che io e Alessio ci perdemmo in un post-falò e scambiammo un tronco spiaggiato per una rana gigante. Un tossicone ci volle riaccompagnare a casa con una ritmo cabrio, e noi ignorammo che il tossicone intendeva rispettare l’essere cabrio dell’automobile, tant’è che la capote rimase aperta per tutto il tragitto che mi portò fino alla cintura in sky di papà. Ma era lo scorso millennio.

Bando alle ciance, che si fa a Capodanno? Diamo un’occhiata a cosa ci consiglia il Corriere della Sera su corriere.it, sezione Viaggi.
"Ursula Chioma[1] sta facendo le ultime prove per shakerare il cocktail delle serate invernali al Monkey Lounge & Wine bar. La nuova creazione della barlady[2] del locale più trendy[3] di Cortina, all'interno dello storico Hotel Cristallo, si chiama "Jerryto"[4], un omaggio a Jerry Calà.
Un revival in grande stile. Non c'è un copione, ogni sera spazio all'improvvisazione perché "l’atmosfera deve essere quella di una serata tra amici"[5], dice il cantattore. Di quelle dove s’inizia in campana e si finisce a cantare a squarciagola. [6]
L'idea è nata per caso, insieme allo staff del Cristallo, amici dell'attore. "Sembra incredibile ma a Cortina manca un posticino dove tirar tardi in compagnia"[7]. Il LIFE Show è la nuova scommessa per le vacanze natalizie di Cortina.
Per l'occasione, l'Hotel deluxe - che ha visto passare tra le sue suite Frank Sinatra e Peter Sellers [8]- ha allestito una tensostruttura sulla terrazza del Monkey[9]. Design raffinato per divertirsi al chiaro di luna. E finire la serata cantando "fuggire sì, ma dove... Zaza", sulle note di Maracaibo.[10]
La special edition della serata di Capodanno, con cenone incluso, € 600,00."
Personalmente, ho scelto. E voi?


[1] Chi?
[2] Tipica località pugliese, mi auguro.
[3] E con questo stiamo battendo il record di paragrafo con più Y nella storia dei quotidiani online.
[4] Battuto il record.
[5] Una chitarra e uno spinacio.
[6] © Olindo Romano.
[7] Io non me ne sono ancora capacitato.
[8] Per passare da The Voice a Doppia Libidine deve essere per forza successo qualcosa.
[9] Praticamente all’aperto.
[10] Michele Zaza è stato un criminale italiano. È considerato uno dei più importanti boss della camorra napoletana, dedito al contrabbando e allo spaccio di droga.


8 commenti:

  1. Io lavoro sia il 31 che l'uno.
    Meglio così, odio il capodanno.

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  2. L'unico capodanno degno di essere ricordato (da me) vanta un record di consumo sambuca che da allora mi viene sempre un cerchio di anice alla testa e una R4 rossa finita nel fosso dentro la neve.Era davvero un altro millennio.

    Ma non è nemmeno in minima parte paragonabile al tuo racconto..

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  3. Io non sapevo cosa fare..ora chiamo gli amici e si va tutti al JerrYto..

    CA PPPI TTTOOOOOO ? ;)
    [cit. gattY di vYcolo mYracolY]

    (Ettore, ma quanto mi fai spanciare? :D)

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  4. Emix, Cristo, credevo di essere l'unico. Grazie di esistere.

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  5. Le multifilter sono ottime, consigliatissime.
    Se hai ancora i recapiti del tossicone potrei essere interessato alla ritmo cambrio, da aggiungere alla collezione.

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  6. bella la foto ma la posso fare uguale, ma perché gli umani si ostinano a fare la festa a quella data ?

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  7. Eh, zione, ma le note fanno molto "citazione necessaria" di Uichipèdia.

    http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Citazione_necessaria

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  8. @ emix & lipesquisquit: il 2 come state messi?

    @ paté: la R4 rossa er targata Roma N57686? perchè se è così, è stato un gran capodanno

    @ benz: le preferivo alle merit, in effetti. purtroppo il tossicone non l'ho più rivisto, ma te lo cerco su facebook, non perdere la speranza.

    @ D.: la foto è rubata. Io non ho il camino - il nuovo romanzo di N.Ammaniti.
    Poi non so perchè si festeggi quella data, me lo chiedo da sempre.

    @ Grace (m.p.N.v.): allora, per il 31/12 tavolo Maetero e Manana + quanti? Presto che la Ursula ha daffare, inaugura un negozio Yamamay con Johnny Dorelly e Milly D'Abbraccyo.

    @ sig. Tambourine: nipotone, grazie per la citazione della citazione!

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