mercoledì 6 aprile 2011

Laurea non c'è


“Se c'è una cosa che non sopporto sono le persone che vogliono comandare in casa mia.”
“Non mi piacciono gli ipocriti.”
“Odio i prepotenti.”
“Disprezzo la gente falsa.”



Alcuni tra gli esseri umani che si siedono davanti alla mia scrivania in mdf dalle 8 alle 14, ci tengono a dirmi queste cose.
Come se io fossi uno psicologo. O come se fossi un astrologo.
O, peggio ancora, come se mi dovessi meravigliare ad ascoltare tali, straordinarie, caratteristiche.
Una cosa che accomuna ognuno di questi bipedi è il possesso di un titolo di studio universitario.
Triennale o vecchio ordinamento, sto parlando del pezzo di carta altrimenti detto Laurea.
Si, quella che devi fare tanti esami. Quella che se non ce l'hai blablabla. Quella che ti apre le porte. Quella che poi ti cantano dottoredottoredottore nel buco del, e ti mandano affanculo e tu ridi. Le matte risate. 
Sono tutti bravi professionisti laureati. Ma servirà a qualcosa?
Voi direte “Ma chi ti credi di essere, aldimari?”. Forse avete ragione. Però moderate i termini.

Allora butto giù un paio di considerazioni sfuse da laureato deluso.
Un articolo di un giornale che non leggo mai mi ricorda che Steve Jobs, Bill Gates e Mark Zuckerberg non hanno la laurea. A un certo punto hanno deciso di fare da soli. Uno ha decomposto il suo Atari e fondato la Apple. Un altro è partito da un garage e, con degli occhiali più grandi di Isernia, è diventato l'uomo più ricco del mondo. L'altro ha scopiazzato qua e là, ed ora ha 500 milioni di amici che “gli piace”. Tutti senza laurea. La cosa mi ha fatto pensare.
Si, vabbè, queste cose succedono solo in America.

L'idraulico che mi ha sostituito la doccia, l'anno scorso è stato in vacanza a Miami e quest'anno, a causa della crisi, andrà solo in Patagonia. Quando ha visto la pergamena in cornice mi ha fatto tante domande sulla facoltà, sui costi, sugli esami. Mi ha detto che lui non se l'è mai potuto permettere, e che avrebbe voluto farlo. Allora ha ripiegato sulla “fatica”. Che gli rende 5 volte quanto rende a me il lavoro. Ha la terza media. La cosa mi ha fatto pensare.
Si, ok, ma è un discorso da bar.

Il ministro più potente d'italia ha fatto le serali, ha mezza faccia storpia ed inespressiva e l'ultima cosa comprensibile che ha detto, dopo un rutto, è stata “fora dai ball”. Non ha uno straccio di titolo. La cosa mi ha fatto pensare.
Si, d'accordo, ma, ecco, insomma, nel senso che, a conti fatti, in re ipsa. Porca troia.

20 commenti:

  1. non dovrebbe contare l'intelligenza ? [non ci si può laureare in intelligenza, ma avolte basta essere stronzo]

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  2. ....e il figlio del ministro (tale trota), il quale respinto per ben tre volte alla maturità, è consigliere regionale e percepisce circa 12.000 euro mensili?

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  3. Non lo so...Mi tocca dentro un po questo post (No..Non in quel senso!) Io volevo fare l'accademia delle belle arti,i miei non potevano per via dei costi. Ho optato per andare a lavorare,faccio la commessa da 8 anni. Probabilmente anche con la laurea avrei fatto la commessa,ma vuoi mettere la soddisfazione personale...Per avere un po di soddisfazione ho aperto un blog cazzo!

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  4. Si potrebbe anche dire che è meglio la capacità di apprezzare un buon libro di 100 viaggi a Miami.
    Già, ma chi ha detto che un idraulico non lo può apprezzare?
    Oh cazzo è un altro discorso da bar.
    (zuccaberg succederà solo in America, ma fora dai ball solo qui eh...)

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  5. Stavo giusto fantasticando di ritornare all'università ma Mi inibiscono i tizi di lotta comunista che campeggiano di fronte all'ateneo. Potrebbero convincermi a commettere un omicidio (un giorno li ucciderò) e in quel caso la laurea non mi servirebbe davvero a nulla.

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  6. pensa positivo : certe cose non accadono solo in America :oD

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  7. mi vengono in mente alcuni commenti ma su tutti lampeggia una domanda: hai davvero al muro la pergamena???

    A: quando finiamo, voglio la pergamena
    io: per?
    A: vuoi mettere la soddisfazione?
    io: di che?
    A: no, dai, è troppo figo! segna la fine di un percorso, mostra la fatica che abbiamo fatto, è un sogno che si avvera! costa una barca di soldi ma me la faccio regalare da mia madre.
    io: contenta tu.

    anni dopo:
    io: ma a proposito, dov'è la pergamena?
    A: non so, da qualche parte in cantina.

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  8. L'importante è partecipare e noi tutti da bravi genitori abbiamo partecipato e contribuito al laureificio itajano che tanto rende alla casta dei baroni.
    Daltronde i pargoli si rifiutano di capire che i corsi che rendono qualcosa sono pochi e sempre gli stessi e tutti gli altri a nulla servono se non si è già dentro la relativa casta

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  9. di esempi pro e contro in effetti se ne potrebbero fare a migliaia... Peto Taccuto da Arcore è laureato e ama pungolare-umiliare gli avversari che non lo sono, e già questo basta a giustificare il tubo da carta igienica che hai messo lassù...
    io trovo assurdo il valore legale (e socioculturale) che si dà a un pezzo di carta che molti ottengono facendosi scrivere la tesi da altri, perché loro non sarebbero in grado di scrivere una lettera alla zia...
    certo, vi sono campi scientifici iperspecializzati in cui i corsi universitari sono indispensabili, ma nell'umanistico la laurea finisce con l'essere un cumulo di libri letti e studiati... e allora chi mi dice che da solo non posso scegliermele assai meglio, le mie letture?
    moltissimi grandi scrittori sono autodidatti: quelli che hanno studiato di più diventano spesso erudibondi pallosi, incagliati nel loro stesso sapere e sabotati da esso...

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  10. ieri, su la7, ho visto Dario Fo dire a Giovanardi:
    Persone come lei non potrebbero mai capire la satira, perchè non hanno una mente abbastanza fine.

    Io conosco imbianchini, idraulici e meccanici che, lavorando un bel tot, prendono un sacco di soldi.. ma non hanno mai visto uno sketch di luttazzi. Nè letto un solo libro nella loro intera vita. Nè visto un film di Woody Allen. E un sacco di altre cose che non ricordo.
    Insomma quando uno non sa un cazzo alla fine si vede. E i soldi non fanno la felicità. E non mi ricordo neanche più che cazzo volevo scrivere, mi sono perso per strada, ciao.

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  11. Sono le stesse identiche domande che mi sono posto quel giorno, il giorno in cui col CLK mi dirigevo verso Fiumicino per andare in ferie a Los Angeles.
    Sucate.
    Con tanta stima da un non-laureato

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  12. Io avrei fatto meglio a rimanere in campagna e a farmi la laurea sul campo, quello vero, l'olio e il vino non varranno un beato… ma almeno mi sarei ciuccata ogni giorno! Volontà autodistruttiva! :(

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  13. @ Diz.: certo che conta. solo quella. è la laurea che non conta nulla.
    @ lisergyc: talis pater, peius filius (è mia, ma è di tutti)
    @ VP: ti fa onore quello che hai fatto.
    @ webr: infatti quell'idraulico era molto intelligente, e mi ha anche fatto la fattura.
    @ Emix: in tanti si laureano in cella. poi quelli di lotta comunista non mancheranno a nessuno.

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  14. @ kermit: è un buon inizio. grazie.
    @ ciku: i miei, che hanno sponsorizzato i primi 2 anni all'università di tasca loro, mi hanno regalato una cornice notevole ed anche elegante. si, lo ammetto, ho appeso cornice e pergamena. non la vede nessuno, nello studio, ma c'è.
    @ frac: valgono solo alcune ingegnerie e medicina. il resto è una scalata verso la ricerca della raccomandazione.
    @ zio: mi sono laureato in a., faccio un lavoro per cui sarebbe stato meglio avere b. mi piace scrivere, e nè a. nè b. mi servono a nulla. e silvio se l'è comprata, la laurea, ci sono pochi cazzi (e sono sempre i suoi)
    @ bill: loro potrebbero dirti che luttazzi e allen sono difficili etc.etc. Saggia è una giusta via di mezzo. se ti viene in mente cosa dovevi dirmi, io sono qui. ciao.
    @ benz: basta che tu non sia un vecchio, puoi guidare il mercedes quanto vuoi. ma se sei un vecchio, fora dai ball.
    @ petrolio: tornassi indietro (io), un pensiero ce lo farei. l'opportunità la ebbi. cemento battè bucolico.

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  15. porc... apriamo una fattoria sociale, socialmente utile in questo momento, asociale per quanto riguarda il traffico cittadino! ;)

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  16. Io ho buttato via 5 anni per beccarmi una triennale in ing. informatica e ora guadagno meno di un diplomato perchè lavoro da meno anni di lui.

    Cosa dovrei dire?
    PS: le bestemmie non valgono

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  17. @ petrolio-m: apriamola, geograficamente trasversale, ma apriamola.

    @ ragno: le bestemmie.

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  18. Vaniglia non ha una laurea... E' molto felice così perchè è sempre riuscita a fare quello che le pareva anche senza e se un giorno le pungesse vaghezza potrebbe sempre prendersela, ma chi l'ha presa e s'è pentito, ormai, mica può recuperare gli anni spesi a prenderla. :-P

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  19. Il mio tempismo mi stupisce... da circa un mese sono lontana dal mondo blog, il primo che vengo a leggere è questo: ho dato la settimana scorsa i miei ultimi due esami. Non ho mai fatto progetti futuri, non li faccio neanche ora, forse ho sempre peccato di troppa incoscienza. Non sono mai stata orgogliosa, non voglio appendere niente al muro. Non credo che sia la fine di un percorso, non mi sento una persona migliore. La pezzente di sempre, con una trentina di esami passati. Ma sono contenta. Forse non servirà a niente, forse servirà a qualcosa ma da inguaribile sognatrice, l'idea della botta di culo non mi abbandona. Io speriamo che me la cavo.

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  20. io appena ho potuto ho dato un bel calcio ai libri e mi sono messo a lavorare.....
    adesso in tutta sincerità a potermelo permettere mi iscriverei a qualche facoltà tipo biologia o zoologia.....
    ma a tempo perso... giusto per imparare qualcosina in più sull' argomento....

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