La luce è violacea. Attorno a me una mandria di diciassettenni a torso nudo salta all’impazzata. Folate di cannabis si spostano seguendo il movimento dell’aria. Capelli legati, dreadlocks senza ricordo di acqua linda. I bassi se la cavano piuttosto bene. Era da un po’ che non andavo ad un concerto serio, e devo ammettere che mi mancava. Mi mancava il rischio di beccarti un adolescente di due metri in pieno metatarso. Mi mancava la perquisizione del carabiniere bolso all’ingresso. Non mi mancava il vino rosè ghiacciato.
All’improvviso, proprio tra un finto black out e l’immancabile “chi non salta, Berlusconi è” (lo feci ad un concerto dei Litfiba nel ’94, per la prima volta, ma lui è sempre lì e nel frattempo la metà di quegli spettatori lo avrà anche iniziato a votare), mi arriva al naso un profumo conosciuto. Troppo casino olfattivo per riconoscerlo al primo assaggio. Provo a spostarmi di qualche passo e lo perdo. Allora torno sulla mattonella di prima. E rieccolo. Fruttato. Lo porta una ragazzina. Profumo di donna. Il profumo della mia prima volta.
Lei era parecchio stronza, mi lasciò, e io la cercai. Poi fu lei a cercarmi. Quando la lasciai commisi l'errore di lasciare una porta aperta. Lei provò a rientrare, ma si fece male. Da allora, se può, mi evita. Si è trasferita. Era una ragazzina che voleva fare la giornalista. Invece fa teatro di strada, mette il cappello in terra, balla, canta, beve, fuma. In ordine decrescente. Una volta la nonna ci beccò durante un convulso amplesso, io mi nascosi sotto il letto, e spezzai i miei occhiali da vista. Restai lì per mezz’ora. Le conoscete queste vecchierelle che iniziano a parlare sorridendo. Brutto segno. La nipote ascoltava, la nonna raccontava di quando non so cosa avesse ritrovato in un baule, e intanto io, in compagnia di un paio di ciabatte e un esercito di acari, restavo in attesa sotto il letto. Coito interrotto da anziana cantastorie.
Dicevo, quel profumo. Lei aveva una sorella, più grande, ed una sera di inebriamento collettivo ci scappò una sorta di gioco a tre. A dire il vero era tutto un po’ annebbiato. L’unico protagonista certo era un Rum che non so chi aveva riportato da Cuba. Il ricordo si fa confuso. Ma qualcosa successe.
Mentre racconto il tutto alla mia collega bionda, questa mi chiede se è vero che quello è il desiderio sessuale principale di noi maschi. Entra un’altra impiegata, e un’altra ancora. L’interesse cresce. Io dico che non mi dispiacerebbe.
“Il solito maschilista. Due donne a tua completa disposizione. Due schiave, magari. Ma come fai a pensare che poi queste due ci stiano?”. Non lo penso. Mi avete fatto una domanda, allora rispondo.
Allora, facciamo due uomini e una donna. “Ecco.” aggiunge una di loro, “Il tipico uomo in branco. Una donna a vostra completa disposizione. E’ questa prepotenza che non sopportiamo.” Non sopportiamo chi?
Forse ricomincio a fumare.
Boh, io non ho mai smesso veramente.
RispondiEliminaw il maschilismo
RispondiEliminasigarette?
RispondiEliminaUh, anch'io. Litfiba '94, intendo.
RispondiEliminaForse ricomincio a fumare. anch'io.
E la nonna?
RispondiEliminaMa che se fa così, anche un'anziana ha ancora le sue deboli fantasie
Ho del tabacco...Se vuoi far sù...Manda affanculo le tue colleghe da parte mia!
RispondiElimina(Bellissimo quando inaspettatamente senti un profumo che ti riporta indietro)
Riguardo la nonna...Non mi è mai successo con i parenti,ma una mia collega mi ha beccata a fare sesso orale con un mio collega durante l'orario di lavoro..Penso di non averla guardata in faccia per mesi
Bello bello!
RispondiEliminaGrazie di cuore per il bel commento, CIAO!!! :-D
Ci va pazienza.
RispondiEliminaho deciso qualche anno fa che non andrò mai più a un concerto punk. son troppo anziana e ho occhiali troppo costosi per rischiare di farmeli tirar giù da ventenni che mi camminano sulla testa.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=AaNZvdnwzM4
roba a tre non ne ho mai fatta ma mi ricorda una conversazione che ora però mi intristisce quindi la chiudo qui.
http://www.youtube.com/watch?v=11zQ0NXUu6E
beccata durante un ciulaggio, sì, di striscio.
http://www.youtube.com/watch?v=YYOAslBbURI
ne hai di nuove sulla bionda collega che oramai sento già amica mia?
http://www.youtube.com/watch?v=cmmu2yHumHg
(sto mettendo videi a gogò per pareggiare il fatto che i litfiba sian stati nominati ben 2 volte)
arg!
3!
http://www.youtube.com/watch?v=8aTvELXNXNU
Insomma non si può fare nulla a 3?
RispondiEliminaVabbè vengo io e facciamo a 4 e vaffanculo...
che tempismo... poteva scapparci qualcosa anche con la nonna!!
RispondiEliminaMemoria olfattiva... Implacabile.
RispondiEliminaE comunque, (mi rivolgo alle colleghe bionde e meno bionde) suvvia, evitiamo di farne un discorso sessista... Spostiamola sulla "resistenza": voi masculi italici non ne gestite una, figuriamoci due :-)
consolati col rosé (quello vero)
RispondiElimina@ magnet: poche ma buone?
RispondiElimina@ kermit: non c'è verso.
@ dora: grazie, ho smesso.
@ webr: no, non ricominciare. ad ascoltare i litfiba, intendo.
@ frac: gerontofilia canaglia.
@ carrefurba: le ho mandate affanculo. "arriva da udine", ma non hanno capito. domani spiego meglio.
RispondiElimina@ larosa: graziegrazie.
@ rouge: è durissima. ogni giorno è una lotta contro la logica.
@ ragno: appena ho qualche riscontro positivo, ti faccio un segnale. perchè qualcosa che deve andare bene ci sarà.
@ sblog: cosa vuol dir sono una nonna, ormai? ma quante braccia l'hanno stretta, tu lo sai.......
@ vanitia: ora e sempre, resistenza!
@ Diz.: troppi solfiti, per i miei gusti.
@ ciku: per ultima, cara la mia blogger-nonblogger. corposo materiale:
- concerti, quante scarpe spappolate, quante gomitate in bocca. out anche per me.
- mi piacerebbe avere dettagli della conversazione triste, o capire come si arriva al Boss. in cambio ti dono un aneddoto sulla collega bionda.
- vorrei avere la voce di Rice per una decina di minuti.
- litfiba! (e sono 4).
- in cambio dei videi ho per te un pulmandino.
nel 94 facevo ancora le trecce alle Barbie, peccato!
RispondiEliminavorrei avere rice per una decina di minuti.
RispondiEliminaIo faccio così: faccio sì con la testa come se capissi :)
RispondiEliminami spiegate in parole semplici che malattia ho che tutto questo mi sembra di una noia da morte con la falce?
RispondiEliminaecudiélle, spero tu non voglia dimenticare il martello.
RispondiEliminaBeh, Proust ci ha tirato su una carriera co' 'sta storia dell'olfatto che lo riportò ad un vecchio e piacevole ricordo. A te a ricordato una scopata. Certo, non siamo agli stessi livelli di fineSSa, e infatti preferisco il tuo di racconto.
E comunque, chi riccia appiccia, però mò passala.
Da che mondo è mondo, il mondo manda.
RispondiEliminaIl motto di una vita.
Io sbaglio rum. Nelle nebbie dell'alcol ho il ricordo di uno spaventapasseri comprato al Bricocenter.
RispondiEliminaSe ricominci a fumare evita il tabacco e passa direttamente al crack, o come diavolo si scrive.
RispondiEliminaquesti odori ti arrivano all'improvviso, forti come sberle, rimani arrossato per un po' e poi passa...
RispondiEliminaC'è chi sta là a toccarsi la guancia e chi ci scrive un bel post come questo...
@ mesic: peccato non esserci al concerto dei litfiba? all'ingresso i cani dell'antidroga ringhiavano ai cani dei punkabbestia.
RispondiElimina@ ciku: lo trovi interessante?
@ baol: se lo facessi sempre a questo punto mi sarebbe caduta la mascella.
@ e.: no.
@ santy: ho mangiato pollo.
@ benzina: è quello che penso anche io.
@ emma: quando erano in offerta, avevo la varicella e me li persi.
@ emix: faròllo. (scritto bene, bravo).
@ ubi: passano alcuni attimi di totale perdita di conoscenza, in quei momenti. poi ricordi, e capisci. thanx.
ecchec***o.....potevi invitare la nonnina ad unirsi a voi... ahahahahah
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