lunedì 17 gennaio 2011

Donatella


Case, libri, auto, viaggi e fogli di giornale. Sono le cose che si è ripresa la banca l’anno scorso.

Mi chiamo Saverio. Sul cognome al momento preferirei glissare. Sono nato verso la fine del 1975. Nove mesi prima i miei ascoltavano Lampada Osram di Baglioni. Probabilmente nell'inquietudine di chi cerca di capire il testo di una canzone, si sono distratti un attimo. Perchè un figlio loro non lo volevano. A dire il vero credo non si amassero neanche. Sono figlio dell'indifferenza. E di una canzone stronza.
Sono alto, longilineo, stempiato, occhi neri. A prima vista insignificante. Risulto essere simpatico e socievole, ma non faccio leva sull'aspetto fisico, benchè non abbia nulla da invidiare a chi mi circonda. A meno che chi mi circonda non sia passabile.

Ho una laurea in scienze psicologiche, triennale presa in 6 anni, che oggi mi dà la possibilità di fare il fattorino part-time in un capannone in periferia. La mia preparazione sulle teorie di Piaget non è che mi serva molto al cospetto di balle di tessuto damascato, che scarico da bisarche tappezzate di “la preghiera è luce. la bestemmia è tenebre”, ma gli autisti sloveni inzuppati di sano sudore post-cortina di ferro mi confidano tutti i loro problemi con massima fiducia. Si dice tako zaupanje. Massima fiducia in sloveno, intendo. Passiamo i tessuti ai façonisti della zona, tra cui un brevilineo cocainomane di Matera, che non manca mai di ricordarmi quanto io sia stato stronzo a perdere tempo sui libri, mentre lui grazie allo zio notaio e ai fondi fas “ce l'ha messo nel culo al mondo”.
Sono intollerante alle punture d'ape, al contatto epidermico col velluto, al contatto epidemiologico con gli albini, alla visione di Giorgio Albertazzi. Sono miope, ma solo all'occhio destro. Odio la musica trance, i carciofi e windows. Amo la progressive anni'70, le alici marinate, le unghie curate e le feste patronali a base di musica dodecafonica.

Ogni volta che riesco a mettere due spiccioli da parte, parto, destinazione Ande. Di solito, a Fiumicino torno indietro.

Per colpa di Asia, il mio primo amore non corrisposto, ho un rapporto difficile con le donne. Asia mi fece innamorare come non mai, fino al punto di umiliarmi davanti a tutti gli altri bambini con un netto ma indimenticabile “ti sei immaginato tutto”. Da allora, ogniqualvolta devo parlare con una rappresentante del sesso opposto, le mie frasi iniziano con la lettera “o”. So che non ha senso, ma a voi chi vi sta a guardare le fobie, i tic, le fissazioni? La mia ultima ragazza, Patrizia, ma preferiva farsi chiamare Sohnsiray, era latto-ovo-vegetariana. Non calpestava le aiuole e non fischiava perchè farlo poteva stranire le tortore che migravano verso sud. Portava scarpe di lino e capi di lana indiana anche d'estate. Lavava i suoi capelli con acqua tiepida e the nero. Al mattino si purificava con un cucchiaio di olio crudo e il saluto al sole. Lavava i denti col pompelmo. Ci spostavamo a piedi o in bici, anche quella volta che comprammo un divano equo e solidale con l'anima in quercia.
Mi ha lasciato per Enzo, il figlio del macellaio di Corso Etruria, un tipo con la Kawasaki Z750 che fa domicilio nel Punto Snai e vive, bene, con un proiettile conficcato tra 2 costole dal 2005. Non ha capelli né sensi di colpa. Quando c’è stato l’indulto ha festeggiato mangiando una lucertola viva.

Al momento sono single, ed occupo una stanza, in una casa piena di universitari di cui non ho ancora memorizzato il nome, ma riesco a distinguerli grazie ai loro tatuaggi: ieri tribale inesistente ha litigato con geisha sovrappeso, che gli aveva rotto il joypad della play. Ci ha pensato farfalle negre sul collo a separarli, prima che il chilum di data di nascita illogica, in numeri romani mettesse al tappeto i presenti, compreso Xamamina, il mio gatto, ed il suo padrone.

Ieri sera ho adocchiato una tipa che lavora al distributore Q8 all'angolo, ma non credo di avere il coraggio di affrontare da capo le dinamiche propedeutiche ad una corretta alimentazione, figurarsi alla semplice relazione sentimentale. Chissà.

27 commenti:

  1. un lavoro in meno per la mia agenzia matrimoniale...e c'è chi dice che non c'è la crisi

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  2. siete ( e voglio dirla alla Zampaglione) altamente compatiBBBili.

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  3. Mi chiedo che futuro possa avere, 'sto Saverio.

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  4. per un periodo anch'io sono stato single e in casa con degli universitari.
    Ho imparato il dialetto foggiano, flirtato a nastro e capito che non serve un gran cervello per prendere una laurea.
    Se questo può consolare Saverio.
    Ma ho paura di no.

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  5. A me è andata meglio...Sono stata concepita con "Sex machine" di James Brown...Sul serio...

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  6. Io vivevo in casa con un universitario di nome Saverio.
    Che ora è il mio urologo.

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  7. Embhè la kawasaki ha il suo perché!
    :D

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  8. ..essere singoli ha i suoi vantaggi, ti alzi quando vuoi e se il letto scricchiola che te frega:),dormi quando vuoi, ma soprattutto mangi alle ore beate,per te e ti coccoli il tuo gatto o cane..
    Stavo scherzando, sono sempre stata il doppio di singola, sto abbastanza bene in due, certe volte mi incazzo, ma poi mi passa..ed è bello, ma non so se faccio il testo, avendo un'esperienza quarantennale:-))Ciao, bel post, ti ho trovato da Grace e verrò ancora..scusa il commento logorgoico.

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  9. Un altro derelitto da imputare allo sfascio della scuola italiana ed ai comunisti

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  10. minchia mi sa che il tipo della KAWASAKY lo conosco... ziofa :-)

    ps. il post mi ha fatto ridere un sacco !! BELLO

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  11. Ettore, ormai non so più in che modo farti i complimenti per quello che scrivi e come lo scrivi.
    Vengoqquì, m'ammatasso ed è tutto un godygody pazzesco!
    Una cosa non ho capito..
    Come mai hai intitolato il post DONATELLA? ;)
    Spero ci sia una continuazione.. mi sono appassionata, sono curiosa di sapere come andrà a finire tra Saverione e la pompin..ops..volevo dire la tipa della pompa di benzina ;)
    Ripasso nei prossimi giorni..
    Ciaocaro

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  12. Bellissimo post!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

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  13. Lei è un fottuto genio, sig. Aldimari.
    Complimenti.

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  14. Ti chiedo scusa, ma non potevo esimermi.
    http://izismile.com/img/img4/20110110/1000/its_a_guy_01.jpg

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  15. Conosci Tullio Avoledo? Dovresti leggere qualcosa, sempre se Tullio Avoledo non sei tu!

    Patrizia è una di quelle che usava i profilattici lavabili in camoscio per chi non ha mai il ca'moscio?!

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  16. @ D.: hai un'agenzia matrimoniale? su matrimonioincrisi ci sta da D.io.

    @ SanSiro: sei adorabbile.

    @ Benza: speriamo che se la cava, e grazie per la striscia (everywhere rulez)

    @ Sassi: non lo consola, per niente.

    @ acquaLeto: brown batte baglioni su tutta la linea. pensa se claudione avesse cantato Living in Torpignattara, gherappa, ghironlì.

    @ web: farsi come amici medici e meccanici. prima regola della matassa (inapplicata, vadasè).

    @ alligatore: ;)

    @ stefania: assolutamente. 750 perchè.

    @ riri: il doppio di singolo: che definizione azzeccata. benvenuta.

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  17. @ frac: l'inizio della truffa delle triennali ha un nome e cognome: Ortensio Zecchino (ministro Pubblica Istruzione 1999)

    @ aitor: tutti lo consociamo un tipo della kawasaki :)

    @ l'ultima grace di primavera: ho schiacciato a caso la tastiera ed è uscito il nome donatella. non so perchè. saranno stati "I veri amici" della Thun. Ripasso da te, col tipo della lampadina.

    @ lario: tu c'hai il bernoccolo.

    @ silas: è un onore, maestro.

    @ andre: affilo la scimitarra per la sfida in quel di viligelma ;)

    @ ubi: 1) Chissà. 2) Chissà.
    saluti a te, grande.

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  18. ma come scrivi strabene Ettore..
    e come sono strabanale io.. ma questo blog è stato davvero una gran sorpresa!

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  19. Ti faccio espresso divieto di prendermi per il... ehm: in giro. ^^

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  20. non son convinta di quel "tako zaupanje". tako significa così. nn l'ho mai sentito usare in tale costrutto. ma probabilmente mi sbaglierò.

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  21. Io potrei piangere per questo post...

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  22. @ madame: piacere di incontrarla qui!

    @ silas: ma io sono serissimo (di rado)

    @ ciku: ricorderai meglio di me, quando parlavo con i camionisti sloveni c'erano ancora le lire, i vhs e baywatch.

    @ sara: io non voglio farti piangere. E' per la triennale?

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  23. Ettore ciao, aspettiamo nuove..perchè sei tra i pochi che scrivono bene:-) Buon fine settimana:-)

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