lunedì 31 gennaio 2011

Donatella. Seconda parte.


Nelle precedenti puntate di Donatella: Saverio, precario quarantenne in cerca di sè stesso e di un'altra, vive con universitari cannabinomani. Troverà l'amore, o solo una denuncia a piede libero?
A qualche centinaio di metri...



Carburant of Love

"Chissà, domani, su che cosa metteremo le mani."

Lo ripete più d’una volta, al titolare, il tizio con la semicresta dietro al bancone del carrozziere dove ho portato la mia twingo. Mi sono ritrovato una specie di rettile inciso con un punteruolo sul tratto di lamiera finto-metallizzata che va dal buco per la benzina alla luce della freccia. Chi lo ha fatto ha anche sentito il bisogno di dare una sinuosità al serpentello, se no che opera d’arte è? Si, ma è giusto, facciamoli sfogare questi writer. Sicuramente l’autore anguimane del graffito sulla mia renault avrà avuto dei problemi a casa. Bene, è ora che raddoppino  questi problemi, imbecille. Per le dame vincenziane di San Martino di Castrozza, ma che ti ha fatto la mia macchina? Ma l’hai vista? Verde sanitari di Tirana, ruotino montato da 3.000 km, antenna spezzata. Ora che hai sfogato il tuo disagio con la società moderna che non ti permette di ricaricare il tuo iphone per più di 30 euro al mese, fammi il favore di andare a trovarti un lavoro. Per te ho in mente quello degli attori che fanno gli starnuti, nei servizi del tg sull’influenza di stagione: “ascoltiamo ora i consigli dei medici per non ammalarsi: mettere abiti pesanti, preferire ambienti caldi ad altri meno salubri e freddi ”.

Comunque, fanno 150 euri, senza fattura, of course. La semicresta con mezza diana blu al lato della bocca butta un occhio al mio cruscotto. Cerca qualcosa, un segno evidente del mio status. Vede una cartina dell’Argentina sottolineata col rosso e un cd dei Cccp, e mi domanda chi siano. Gli dico che sono un coro polifonico della Val di Susa, che si sarebbero esibite in parrocchia nel fine settimana. Gli chiedo un’offerta per le sorelle. In un attimo lo vedo dileguarsi sul califfone d’ordinanza, senza casco, con la cenere incandescente della cicca che svolazza tra i capelli festosamente lerci dall’epoca di Gundam.

Lascio la carcassa della mia twingo al ricettatore del sannio e mi avvio a piedi alla fermata del bus più vicina. Non ho neanche una sigaretta, quando mi serve. Sarà perché ho smesso di fumare da 4 mesi, ma sento il bisogno di accenderne una ogni qualvolta mi sta per accadere qualcosa. È un sesto senso abbastanza particolare. I polmoni mi avvisano. Ho un corpo in balìa della nicotina e della paranoia. E dei peli di gatto.

“ehi, tu!”. Eccola lì. Non mi giro. “ehi, scusa?”. Devo resistere. “tu, con la giacca beige!”. Saverio, non ti voltare. Continua per la tua strada. Perderai il bus, arriverai ancora più tardi al capannone. Il signor Camillo ti parlerà ancora una volta dello Statuto dei Lavoratori, del rispetto per i colleghi, dei patti parasindacali. Il tutto anche comprensibile, ma condito da un aroma di stravecchio e cubano che rimarginerebbe i tagli del Fontana. “tu, con la tracolla!”. Mi giro. Lo faccio perché è la voce di una donna. So che è un’aggravante, ma scelgo la galanteria al sicuro ingarbugliarsi della matassa. “scusa, hai un cellulare? Il mio si è scaricato, nel gabbiotto il telefono non c’è, e ho da fare una chiamata importante.”

Era la ragazza della Q8. Lei parlava e io osservavo quanto potesse essere sessualmente attraente un corpo di donna in stato di grazia, versato in una divisa da benzinaio, sporca, ingrassata, al retrogusto chimico di ottani. Parla con un certo Davide, discutono, lei lo manda affanculo, lui ci va. “ma non dovevi portarmi alla Sagra del Cervo Raggomitolato di Cerchi di Sopra, pezzo di melma?”. Poi lei riattacca e mi rende il cellulare, unto come Gianni De Michelis dopo il Midas. Le piacciono le feste di paese. Siamo gemelli cosmici, direbbe scorpione violaceo su scapola, un ventenne di Macerata iscritto ad Agraria che non sa fare le divisioni a mano ma si sa infilare uno spaghetto nel naso e farlo uscire dall’occhio. Non so se lo siamo davvero, ma non se ne trovano tante, così, in giro. Guarda per alcuni secondi nel vuoto. Si gira verso di me, mi guarda le scarpe, le mani. Allunga la mano: “Giada, Giada Manerbi.”. io annuisco. “Hai un nome, annuitore dalle adidas verdi?”, mi fa.
“Obiettivamente si”, faccio io. “ mi chiamo Saverio”. “Obiettivamente?” fa lei, e scoppia a ridere. Si allontana perché un rompicoglioni con una ritmo suona il clacson tre volte. Ne fanno ancora. Di rompicoglioni sulle ritmo, dico. Mi saluta da lontano con la mano inguantata. “Ciao, obiettivamente!” e giù a ridere. Cazzo, quanto è bella.

Dopo pochi minuti, mi arriva un sms sul cellulare. “Ti amo. Ti passo a prendere alle 20 per andare alla Sagra. Tuo Davide.”. Rispondo “Fottiti. Tua Giada”. Vacci da solo alla Sagra del Cervo.

Intanto, a pochi metri.  =>

20 commenti:

  1. Siete una sagra ...o una saga? o una ...no, no. Grandi.

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  2. Cerchi di Sopra Vergate sul Membro...
    brrrrrrrr. Grandi, sì. :D

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  3. tante belle cose a Saverio e Giada/Donatella (ma son gemelle?)

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  4. Donatella è un vero dono del signore, un faro, una luce nella notte.
    Prova a metterglielo in mano, qualora lo lasciasse, di certo non cadrebbe in terra

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  5. è tutta una bugia...non esistono benzinaie che si chiamano Giada e che siano non solo delle fighe cosmiche, ma delle simpaticissime frequentatrici di sagre abruzzesi. Sono molto deluso :P

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  6. Bravo Fracatz, ti ringrazio a nome di Donatella, anche se non ho capito cosa Saverio dovrebbe metterle in mano, eh! ;)

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  7. Bello bello.

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

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  8. eh le benzinaie hanno un certo fascino con la loro divisa mascolina e tutto quello sporco grasso addosso.

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  9. Molto bello...Non so perchè ma questo racconto mi fa venire nostalgia...Forse perchè facevo la benzinaia?!
    E penso che Giada avrebbe risposto così davvero..!!

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  10. il riferimento a gundam lo rende racconto degno di nota

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  11. 'Ho un corpo in balìa della nicotina e della paranoia. E dei peli di gatto.'

    il mio invece è in balia dei pezzi di merda, della crema antirughe. E di chi alza la tavoletta del cesso.

    CI vedo delle profonde affinità..

    Cacchio se mi piace sto racconto.. :-)

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  12. Come supponevo dalla Gnappetta della Val Gina, sono ufficialmente andato sotto alla vostra telenovela.
    No bravi, bravi.
    Andatene fieri.

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  13. Geniale! ;) e sento anche l'odore del carburante ov lov!

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  14. @ lusimca: i russi.
    @ alligatore: è un sagrato.
    @ webr: i paesi della domenica sono eterogenei:)
    @ diz.: staremo a vedere.
    @ frac: ti riferisci al faro?
    @ ubi: biscredente.
    @ socia nana: da restare a bocca aperta.....:O

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  15. @ sileno: dovresti conoscere violet pussy dal Friuli
    @ violesb: dovresti conoscere Sileno27 da...da dove chiami, sileno?
    @ ciku: tutto l'amore che ho.
    @ mr.T: potere del rincoglionimento maschile di fronte all'incazzatura della propria donna.
    @ chiq: le nostre balìe sono poco educate.
    @ andrè: ti presto la mia copertina di flanella
    @ petrolio: con questo nome non potevi che far parte di Every woman every man that Join the carburant of love.

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  16. Saverio sta diventando il mio migliore amico virtuale. Voglio dire, che pelo sullo stomaco deve avere per indossare delle adidas verdi?

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  17. leggere il tuo blog è come rilasciare un'intervista su rolling stone sulla tosse grassa

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  18. Bellissimo complimenti.
    Ma io pensavo che le twingo fossero state tutte demolite...
    :D

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